Transizioni
Un ponte verso un mare che cambia
I provvedimenti adottati dall’Unione Europea nell’ambito della transizione ecologica sono numerosi e hanno finalità differenti: il New Green Deal varato per fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050 è il principale. Al suo interno è stato approvato il Piano “Fit for 55” che ha come principale finalità una riduzione delle emissioni di gas che possono alterare il clima di almeno il 55% già entro il 2030. La Missione 2 del PNRR ha come obiettivo la costruzione di un’economia sostenibile dal punto di vista ambientale. Il settore della Pesca è uno dei più fertili per declinare la transizione ecologica e quella digitale. Pertanto, è necessario fare velocemente un salto radicale verso l’innovazione di questo segmento importante dell’economia, perché ci troviamo di fronte ad una potenziale rivoluzione. È necessaria anche una evoluzione normativa che renda possibile l’utilizzo estensivo di tecnologie e mezzi tali da non frenare l’innovazione nel comparto. Quale potrebbe essere effettivamente il contributo che il digitale può portare alla realizzazione degli obiettivi climatici in Europa così come in Italia? E quali saranno gli effetti del digitale sulla costruzione di una società ad impatto climatico neutrale? Con il contributo di ricercatori, esperti ed istituzioni, durante il Blue Sea Land 2023 di Mazara del Vallo cercheremo di affrontare questi temi e di fornire delle linee guida agli operatori della filiera della Pesca perché il movimento verso la transizione net-zero è un fenomeno che riflette un grande mutamento socioeconomico e culturale. Ciò si traduce in un cambiamento delle esigenze e degli interessi di cittadini e consumatori, a cui ci si è dovuti necessariamente adeguare e che le aziende devono tenere in considerazione costruendo una propria strategia.
La Blue Economy
Una responsabilità collettiva
La Blue Economy è l’economia della responsabilità, individuale e collettiva, che parte dal mare, dalla Sicilia, ma che non si esaurisce nel mare e con il mare. Tale modello di sviluppo non riguarda infatti soltanto la pesca, ma si estende a tutte le filiere produttive, dall’agroindustria, al manifatturiero, al turismo. La Blue Economy, che è al centro di tutte le tematiche del Blue Sea Land, nasce dal classico concetto di sviluppo sostenibile, ma va oltre, sviluppandosi verso quattro specifiche direttrici di sostenibilità: economica, sociale, ambientale e culturale. Blue Sea Land è molto più che un Expo: è un laboratorio che divulga tutti i campi di applicazione della Blue Economy, attraverso gli incontri scientifici, gli eventi culturali e gli spettacoli, i laboratori del gusto e l’innovazione tecnologica
Eco Sostenibilità
L’Eco sostenibilità ha tra i suoi principi l’equità intergenerazionale, ossia l’obbligo che abbiamo di assicurare alle future generazioni le stesse risorse e possibilità di quelle attuali; dobbiamo quindi cercare di soddisfare i bisogni della generazione attuale senza depredare o compromettere quelle che verranno, in un patto intergenerazionale in cui ciascuno faccia il proprio dovere con amore, rispetto e uno sguardo aperto e responsabile verso il futuro.
L’eco sostenibilità è strettamente correlata alla Blue Economy e si ispira alla creazione di un modello che tenga conto delle implicazioni sociali ed economiche sull’ambiente. L’eco sostenibilità si realizza attraverso un uso razionale delle risorse, la prevenzione di comportamenti che hanno impatto negativo sull’ambiente, il riciclaggio differenziato, Il rispetto degli ecosistemi terrestri e marini, l’azzeramento degli sprechi, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile. L’obiettivo principale oltre alla tutela degli equilibri e degli ecosistemi naturali è quello di associare il concetto di produzione sostenibile a quello di consumo sostenibile per ridurre, fino ad azzerare, l’impatto ambientale di tutte le attività produttive. La pesca sostenibile, ad esempio, è un concetto entrato negli ultimi anni nell’interesse collettivo ed è un tema che accomuna la Sicilia e i Paesi rivieraschi. La piccola pesca, lo sfruttamento razionale delle risorse, la formazione e l’educazione degli equipaggi, l’abolizione delle tecniche distruttive, il rispetto dei cicli biologici sono elementi improcrastinabili non solo se si vuol mettere in atto un modello di pesca sostenibile ma anche al fine di perseguire l’obiettivo del dialogo e della concertazione per superare vecchi e nuovi conflitti.
Dialogo e Pace
Blue Sea Land è cultura di pace che travalicai confini e le barriere linguistiche e religiose, armonizzando le differenzecon il dialogo, l’ascolto eil rispetto verso l’altro.
Blue Sea Land si è proposto, sin dalla sua nascita, l’obiettivo virtuoso di rilanciare il dialogo tra i Paesi rivieraschi, africani e mediorientali per contribuire ad avviare o consolidare i processi di pace.
In questo contesto il ruolo che il mar Mediterraneo ha storicamente sostenuto, di crocevia di popoli e di idee, è cambiato.
Solo attraverso il dialogo incessante e l’interazione tra le culture il Mediterraneo tornerà ad essere luogo di incontro e la Sicilia può avere un ruolo di primo piano come promotrice di processi di pace e di accoglienza.
Blue Sea Land propone il dialogo interreligioso, in una città, Mazara del Vallo, che è diventata ormai simbolo di accoglienza e convivenza pacifica tra etnie diverse, dove da quarant’anni il suono delle campane delle chiese si fonde armoniosamente con il canto del muezzin che chiama i musulmani alla preghiera.
Enogastronomia
Blue Sea Land è la cultura del buon cibo e delle eccellenze enogastronomiche capace di riunire attorno ai saporie alla convivialità mondi diversi salvaguardando l’identità e l’appartenenza di ciascuno, nella convinzione che il cibo sia uno straordinario strumento di incontro e integrazione culturale
Nelle giornate del Blue Sea Land il centro storico di Mazara diventa un villaggio enogastronomico, un bazar che espone tutte quelle eccellenze del settore agroalimentare che consentono di aggregare le filiere agro-ittico-alimentari del Mediterraneo, dell’Africa e del Medioriente. Tra i vicoli, le strade e le piazze i visitatori intraprendono un originale viaggio del gusto tra sapori, profumi e degustazioni di prodotti e piatti tipici dei territori di origine delle diverse realtà espositive.
Gli show cooking consentono a chef e brigate di cucina, talvolta provenienti da istituti scolastici, di cimentarsi in pietanze che svelano traiettorie nuove e connubi inesplorati tra piatti della tradizione e innovazione che vengono poi offerti in degustazione agli intervenuti.
Così Blue Sea Land diventa occasione di promozione turistica dei territori e della cultura alimentare e apre al confronto tra i prodotti e i produttori dei diversi Paesi partecipanti: il cibo consolida le relazioni di cooperazione e diventa veicolo di dialogo e strumento di diffusione di culture e tradizioni.
Crocevia di popoli
La Sicilia, crocevia di popoli e di culture, è stata terreno fertile per la nascita e la crescita di Blue Sea Land, che ha in sé il seme dell’ospitalità, dell’intrattenimento e della sperimentazione.
Per la sua posizione geografica strategica, esattamente al centro del Mediterraneo, la Sicilia è sempre stata nella storia crocevia di popoli e di etnie che hanno lasciato un segno tangibile non solo nella cultura, nel cibo, nell’architettura e nelle tradizioni ma anche nella propensione all’accoglienza del popolo siciliano.
L’isola che fu terra di conquista per greci, fenici, romani, bizantini, arabi, normanni, svevi, angioini, approdo di cristiani, musulmani ed ebrei (è sul Mediterraneo che sono nate le tre grandi religioni monoteiste) continua a ricoprire ancora oggi un ruolo centrale all’interno del Mare nostrum ed è diventata in questi decenni approdo sicuro per quanti inseguono il sogno di un futuro migliore.
Per questi motivi la Sicilia è chiamata a svolgere un ruolo chiave nei processi di rilancio di politiche di cooperazione, scambi culturali e valorizzazione del patrimonio ambientale.
La sua vocazione mediterranea la pone infatti come cerniera tra il nord e il sud del mondo, tra l’Europa, Africa e il Medioriente: per questo motivo l’isola non deve sottrarsi all’opportunità che la sua posizione geopolitica le offre.
Mazara del Vallo
Blue Sea Land porta il mondo nel cuore di Mazara del Vallo, caleidoscopica e multietnica città che ha fatto della sua storia e dell’abitudine all’accoglienza il simbolo dell’integrazione e della convivenza pacifica tra diverse culture e religioni.
Se Blue Sea Land è incontro di popoli, economie e culture, la città di Mazara del Vallo ne è la culla storica, la sua sede naturale.
La sua identità marinara, il porto peschereccio, una storia ricca di fascino, la dominazione arabo-normanna di cui porta ancora i segni, la propensione all’accoglienza, i salvataggi in mare, ogni aspetto di questa città racconta la sua profonda vocazione mediterranea.
È nel suo centro storico e nei vicoli della casbah – il dedalo di viuzze e piazze che gli arabi fecero costruire dentro le mura della città – che il villaggio enogastronomico prende vita e consente a cittadini e visitatori di degustare le eccellenze di mare e di terra oltre che i piatti tipici.
È ancora il cuore della città che ha visto la realizzazione di alcuni Guinness dei primati, come la cubbaita più lunga e la cassata siciliana più grande della storia.
Ma la grande ricchezza che il Blue Sea Land porta con sé è quell’intreccio di culture, folklore e tradizioni che si rivelano negli ospiti che sfilano nei loro abiti tradizionali, nelle voci che parlano lingue a noi incomprensibili, nelle prelibatezze culinarie che lasciano nell’aria profumi speziati e aromi che vengono da lontano, in un mix affascinante di bellezza ed esoticismo, all’interno di una città che in quei giorni ritrova sé stessa, la sua storia, la sua identità.